…ed il Chitarrista Angelo Barricelli, quest’ ultimo acclamato interprete di scoppiettanti ritmi spagnoli.
Festival “Settembre al Borgo” di Caserta Vecchia
Il Mattino 06/09/1989
Ha aperto Angelo Barricelli con un’ ottima interpretazione del pezzo Variazioni Op.9 sull’aria “O cara armonia”
Federico Scialla (1991)
Giovane promettente e capace, con una tecnica sopraffina ed una musicalità spiccata…
M° Otello Calbi
…una sicura promessa nel mondo della musica classica.
Guerrino Mattei 10/09/1989
Angelo Barricelli ha incantato tutti, ha inondato la platea di dolci melodie………..un programma difficile frutto di anni di duro e serio lavoro. Uno spettacolo incredibile che rimarra’ sicuramente nella memoria dei fortunati ascoltatori.
Antonio Salvati 05/12/99
… Ha aperto Angelo Barricelli con un’ ottima interpretazione del pezzo Variazioni Op.9 sull’aria “O cara armonia” di F.Sor
Federico Scialla (1991)
Proprieta’ di fraseggio e resa timbrica sono stati i valori maggiormenti apprezzati nell’esibizione del giovane chitarrista.
FEDERICO SCIALLA da Il Giornale di Napoli 18/09/1991
(concerto presentato dall’Associazione “Anna Jervolino” del M°Antonino Cascio)
…producendosi con bravura veramente all’ altezza della situazione…
Il Giornale di Napoli
Scarlatti,Sor,Giuliani,Albeniz e Tarrega: uno spaccato di musica classica che solo un grande interprete puo’ “rendere orecchiabile” ad una platea ricca di neofiti. E Barricelli è riuscito nell’ impresa…
Il Corriere di Caserta 05/12/99
Cd “solochitarra”
Piero Viti (GuitArt n.42 aprile-giugno 2006)
Musiche di Bach,Weiss,Duarte,Zaccari,Villa-Lobos e Di Donato
Angelo Barricelli,chitarrista casertano di collaudata esperienza concertistica (ha tenuto numerosi ed apprezzati concerti in Italia e Spagna) ci presenta la sua prima incisione discografica come solista (in precedenza aveva realizzato un CD dedicato a musiche del “900 con il “Quartetto Chitarristico Euphonia”).
Registrato nel proprio studio personale, il disco si apre con il Preludio dalla Suite n°1 per violoncello di Bach e poi prosegue con un’altra pregevole pagina del “barocco”, la Sonata in la minore “L’Infedèle” di Weiss. Quello che subito colpisce è la qualità e la pastosità del suono, tra l’altro molto vicina al suono “reale” dello stesso interprete, in quanto la registrazione è condotta con una filosofia di estrema “preservazione” delle originarie condizioni artistiche. Il risultato è un tocco pieno e rotondo, complice anche l’ottima Giussani modello “Leonardo” che Barricelli alterna nei brani ad una collaudata Khono 50. Le letture delle pagine settecentesche scorrono con una certa pacatezza interiore, che specialmente in Weiss non dispiace; segue il Giuliani delle variazioni sul tema di Haendel op.107 (ancora di ambientazione “post-barocca”), affrontate con una buona disinvoltura. Ancora la serenità caratterizza la suggestiva English Suite di John Duarte (e, qui, ci va piu che bene!). Atmosfere “oniriche” accompagnano, anche, le Sei miniature di Giovanni Zaccari (chitarrista compositore anche lui casertano), mentre lo Studio n.1 di Villa-Lobos è affidato ad una fluida “nuvola” sonora. Chiude un breve brano, Pasqua, di Emilio di Donato (chitarrista-compositore, ancora di Caserta), che chiude piacevolmente in un colore ‘soft’, vicino alle sonorità “pop”, la registrazione.